Nacqui e vivo nel cielo, e pure il cielo

Giuseppe Battista

Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura XXIV. Il tempo Intestazione 3 agosto 2022 100% Da definire

Asilo è di contrari, e se s'intende Democrito, tu ridi e col tuo riso
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XXIV

IL TEMPO

     Nacqui e vivo nel cielo, e pure il cielo
le mie forze tiranne unqua non sente;
misuro i moti al sole e col mio dente
rodo i marmi a Numidia, i bronzi a Delo.
     Do le fiamme alla state, al verno il gelo,
rendo la notte ombrosa, il dí lucente,
e so portar della mondana gente
rughe alla fronte e canutezza al pelo.
     Angue son io da mano egizia espresso,
che mordo la mia coda. Or qual veleno
vomito a’ danni altrui s’odio me stesso?
     In tante scene io mi paleso; appieno
di saper l’esser mio non è concesso;
quanto si pensa piú, s’intende meno.