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Giovanni Pascoli - Myricae (1891)
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XII
Già li vedevo gli occhi tuoi, soavi
seguirmi sempre per il mio cammino,
chinarsi mesti sul mio capo chino,
4volgersi, al mio dubbiar, dubbiosi e gravi.
Come col dolor tuo mi consolavi,
come, o cuore vivente oltre il destino!
come al tuo collo ti tornai bambino
8piangendo il pianto che su me versavi!
Or che rivivo alfine, or che trovai
ah! le due parti del tuo cuore infranto,
11ora quell’occhio più che mai materno...
No: tu con gli altri, al freddo, all’acqua, stai,
con gli altri, solitari in camposanto,
14in questa sera torbida d’inverno.
31 di dicembre 1891.