Myricae/Le gioie del poeta/La vite e il cavolo
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Giovanni Pascoli - Myricae (1891)
Le gioie del poeta - La vite e il cavolo
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VI
Dal glauco e pingue cavolo si toglie
e fugge all’olmo la pampinea vite,
ed a sè, tra le branche inaridite,
4tira il puniceo strascico di foglie.
Pace, o pampinea vite! Aureo s’accoglie
il sol nel lungo tuo grappolo mite;
aurea la gioia, e dentro le brunite
8coppe ogni cura in razzi d’oro scioglie.
Ma, nobil vite, alcuna gloria è spesso
pur di quel gramo, se per lui l’oscuro
11paiol borbotta con suo lieve scrollo;
e il core allegra al pio villan, che d’esso
trova odorato il tiepido abituro,
14mentre a’ fumanti buoi libera il collo.