Tu, che fra le caligini profonde
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Questo testo fa parte della raccolta Biagio Cusano
II
MUSICA NOTTURNA
Tu, che fra le caligini profonde
spiri armonia, de la tranquilla notte
le dolci pose dolcemente rotte
che del fiume leteo stillano l’onde,
ben sembri chi di Lete in su le sponde
fra l’ombre giá de le tartaree grotte,
per trarne le bellezze ivi condotte,
sciolse dal mesto cor note gioconde.
Quindi ben io l’orride pene intanto
di questo scorgo invisitato inferno
a sí placido suon temprarsi alquanto.
Ecco, arresta la luna il moto eterno;
stupisce forse, poich’un simil canto
fra gli orrori ascoltò del nero Averno.