Muse, se di spogliar mio stile impetro
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Luisa Bergalli
III1
Muse, se di spogliar mio stile impetro,
Vostra mercè, di modi incolti e bassi,
Fa che col nome un dì forse io trapassi
L’ultimo lido, e invidia io vegga indietro.
5Non già le crude fiere, e i sordi sassi,
Come il tracio Cantor, vò trarmi dietro:
Nè cerco già verso l’ardente e tetro
Empio regno di Dite aprirmi i passi.
Alle mie rime, or da viltade oppresse,
10Lume darò coi pregi del più altero
Spirto, che in mortal velo il Ciel mai desse.
E allor, ch’io giunga in parte a dirne il vero,
Ben quanti Apollo ad alte imprese elesse
Per questo sol vincer di fama io spero.
Note
- ↑ A sua Ecc. il Sig. Co. Antonio Rambaldo di Collalto.