Morte terribel, villana e soperba
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Questo testo fa parte della raccolta XX. Messer Niccolò Rosso
XL
La morte distrugge i buoni, non i lor meriti.
Morte terribel, villana e soperba,
fine di posa, principio di doglia,
sfrenata lassiva d’onni rea voglia,
4cum pianto e sospir unita conserba;
contr’a qualunque natura reserba,
per piú bene, dii mondo onor e zoglia,
allor de lui, per mazor nostra voglia,
8ti fai peculio, perversa et acerba!
Non teme tu la dolorosa fama,
che per l’aire nel cielo sta di sopra;
11la voze, che de ti sempre riclama?
Et avvegna che la tua crudel opra
gli boni zi toglia, e di zò si gode,
14tu non removi però le lor lode.