Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi/Capitolo XVII

Capitolo XVII

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CAPITOLO XVII.

Pacentro — Pettorano — Bominaco — Peltuino — La Casa del Cardinale Mazzarrino in Piscina — Alfedena — San Pietro di Poppleto — S. Angelo d’Ocra — Pesco Costanzo — S. Maria del Ponte — Anversa.


Senza tener dietro a tutte le congetture degli storici nostri intorno alle origini di Pacentro, ci contenteremo di dire che la cronaca di questo pago incomincia con l’anno 1170, quando un Mallerio, dominato Pacentro, donò la Chiesa di S. Angelo in Vetuli al Vescovado di S. Panfilo 1. Nel 1289 era tenuto in feudo da Gualtieri e Petrone di Collepietro; nel 1346 da Nicolò di Costanzo famigliare della Regina Giovanna d’Angiò; nel 1351 passò in potere della potentissima famiglia Caldera; ma per avere questa seguite le parti di Luigi d’Angiò contro Carlo III di Durazzo, perdette molti feudi, tra cui Pacentro. Antonio Cantelmo nel 1418 acquistò il Castello dalla R. Camera; ma i Caldera ricusarono di cedere la torre: la lite fra le due potenti famiglie durò fino a quando, per opera del Connestabile Giovanni Caracciolo, non vennero ad un compromesso nel 1420. Ma, ad onta di tutto questo, perdurando i contrasti, la Regina Giovanna ordinò che Pacentro e le altre Castella venissero restituiti a’ Cantelmi.

I Caldera rioccuparono poco dopo il loro dominio, e vi si stabilirono. Da’ Caldera passò in possesso, prima di Valentino Claver ripostiere del Re, e poscia di Mario: nelle mani di costui e de’suoi discendenti rimase oltre un secolo: l’ebbero poi i Colonna ed i Barberino 2. Degno di ricordo in Pacentro è la Chiesa di S. Maria della Misericordia per la sua bella facciata, adorna di un cornicione [p. 834 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/876 [p. 835 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/877 [p. 836 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/878 [p. 837 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/879 [p. 838 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/880 [p. 839 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/881 [p. 840 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/882 [p. 841 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/883 [p. 842 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/884 [p. 843 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/885 [p. 844 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/886 [p. 845 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/887 [p. 846 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/888 [p. 847 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/889 [p. 848 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/890 [p. 849 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/891 [p. 850 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/892 [p. 851 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/893 [p. 852 modifica]Pagina:Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi V1.pdf/894

  1. L’istrumento fu rogato a’3 Agosto del suddetto anno. Vedi Ughelli, in Episcop. Valvens. Regno delle Due Sicilie etc. art. Pacentro.
  2. E inutile ricordare qui i fatti di queste illustri famiglie, noti a tutti, e riferiti dagli Storici della Monarchia. Non seguiremo perciò l’esempio degli scrittori, che hanno inserite le storie delle famiglie in quelle de’loro feudi, storie le quali così si vedono, nella stessa Regione, tante volte ripetute per quanti furono i possessi delle famiglie medesime.