Monete e medaglie degli Spinola/Al lettore

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Dedica Capo I
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AL LETTORE






L'illustrazione del Medagliere della Regia Università di Genova da me intrapresa l’anno scorso col libro delle Monete dei Principi Doria, or continuo con questo delle medaglie Spinoline. I cultori della Numismatica, che mi fur benigni d’incoraggiamento per quella prima pubblicazione, vorranno, io spero, gradire questa seconda senza dubbio più importante per l’ampiezza della materia, e la vaghezza e varietà dei tipi, che offre. Essa è divisa in sedici capitoli. Dopo aver dato notizie della famiglia Spinola, e toccato dei fatti, e degli uomini celebri, che la illustrarono, parla dei feudi, ch’ebbe, e di quelli specialmente, che recaronle il privilegio della Zecca. Descrive pure le monete e medaglie, che da essi venner fuori, e delle quali nella Regia Università, e nelle altre Collezioni di Genova serbansi gli originali o gl’impronti.

[p. viii modifica]Io non risparmiai cure, nè diligenza, perchè il lavoro riuscisse meno imperfetto, che per me si potesse. Assai pochi egli è vero sono i documenti, che dan conto delle monete coniate nelle diverse Zecche, ed in quelle specialmente di Tassarolo, e di Arquata, nè ciò per freddezza nel ricercarli, nè per avarizia dei possessori1; ma perchè le vicende, e gl’incendi, che nei secoli scorsi involarono alla Liguria molte preziose carte storiche, dispersero anche siffatti desiderati monumenti delle Zecche di questa nobile famiglia. Alla scarsezza dei documenti è forse compenso la molteplicità delle monete che il volume descrive, non poche delle quali inedite. Io non avrei di certo potuto radunarne un sì buon numero senza la gentile cooperazione di molti illustri Numismatici italiani e stranieri che mi furono larghi dei disegni, e dei calchi delle varietà da lor possedute. Citerò tra i primi i miei onorevoli amici Avv. Gaetano Avignone, e Luigi Franchini di Genova, il Nestore de’ Numismatici italiani il Cav. Domenico Promis Bibliotecario di S. M. in Torino; il Cav. Biondelli Direttore del Museo Numismatico di Brera, ed il Conte Carlo Taverna di Milano; il Conte Pallastrelli di Piacenza, i Sigg. Vincenzo Lazzari e Carlo Kunz di Venezia. [p. ix modifica]Fra i secondi ricorderò il Consigliere Arneth Direttore del Museo Imperiale di Vienna, il Colonnello Schulthess-Rechberg ed il Sig. Kirsch di Monaco; ed il Sig. Rollin di Parigi. Piacemi consagrare speciale memoria al Signor Maresciallo Conte Guglielmo Montenuovo il quale coi disegni delle trentaquattro monete Spinoline ch’egli possiede, piacquesi inviarmi altresì parecchie utili indicazioni.

Appoggiato al sussidio concessomi da quest’insigni raccoglitori io avviso di non errare asserendo, che ben poche monete degli Spinola possano mancare a questo volume; che se alcuna nuova mi verrà ancor dato di trovare, essa avrà luogo nel Supplemento, che vedrà la luce come avrò stampato la descrizione delle monete di tutte le altre famiglie genovesi, ch’ebbero il diritto di batterne.



Note

  1. Sono anzi assai obbligato ai Sigg. Marchesi Cristoforo, Massimiliano, e Bendinelli Spinola di Tassarolo, ed Antonio Maria Vincenzo, e Francesco Spinola di Arquata per le molte gentilezze usatemi.