Monete dei romani pontefici avanti il mille/Benedetto VII

Benedetto VII

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Donone II Leone IX

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BENEDETTO VII

974-984.


Negli ultimi mesi del 974 avvenne l’elezione di Benedetto vescovo di Spoleto e nipote del fu tiranno di Roma Alberico, e pare che tale elezione venisse approvata da Ottone II.

Nulla ci rimane delle azioni di questo pontefice, se eccettuiamo le cose ecclesiastiche, abbenchè governasse la Chiesa durante nove anni; solamente conosciamo l’epoca della sua morte avvenuta nei primi di gennaio del 984, cioè un mese dopo il suddetto imperatore, che era mancato ai vivi nel dicembre del 983 lasciando per vari anni vacante l’impero. [p. 97 modifica]

Tra i diversi denari coi nomi di Benedetto e di Ottone, credo non si possano ad altro papa attribuire che a questo quelli, nei quali evvi Otto Imperator Romanorum, la qual leggenda nè nei pezzi del Sesto, nè in altri si vede.

Di questi adunque il primo (Tav. IX, N° 9) ha da una parte OTTO IMPE ROM, e nel campo un tempio con sopra una stella simbolo della Chiesa: e dall’altra in giro SCS PETRVS AP per Apostolus titolo non ancora veduto su queste monete, ed in mezzo alla estremità delle quattro braccia di una croce BEN P., e pesa grani 27.

Il secondo (Tav. IX, N° 10) ha nel campo del diritto attorno ad una croce BE PP per Benedictus Papa ed in giro OTTO IMPE ROM, e nel rovescio la protome di S. Pietro tenente colla destra una croce e con S alla destra e PE alla sinistra, e pesa grani 31.

Un altro denaro mi rimane a descrivere coi nomi d’Ottone e Benedetto, e che sull’incertezza della sua attribuzione, stimo meglio attribuire al VII che al VI perchè quello siedette vari anni, quando questo durò un anno e pochi mesi. Ha da un lato (Tav. IX, N° 11) OTTO IM....BENED attorno ad una croce con due aste traversali e su due gradini ed accostata dalle lettere R-M per Roma, e dall’altro una testa grossolanamente intagliata con sparse attorno le lettere S PETRV in parte legate in forma di monogramma. Pesa grani 32.

Questo denaro quando non vi fossero le lettere R M che provano essere della zecca di Roma, pel suo tipo originale, e fatto a quanto pare con intenzione d’imitare le monete d’Adriano I, nessun dubbio che si direbbe uscito da qualche officina dell’Italia più meridionale, tanta rassomiglianza ha tal croce con quella che vedesi sopra varie monete doro e d’argento di Napoli e di Benevento.

Il quarto (Tav. IX, N° 12) non avendo più il nome dell’imperatore, indica che fu battuto nell’ultimo mese della vita di questo papa; esso mostra nel campo del diritto BEN PP con attorno SCS PETRVS, e nel rovescio una mezza figura di S. Pietro mitrato ed accostato dalle parole SCTS PETR, ed è del peso di grani 28.

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Con Benedetto VII morto nel 984 ha termine la serie delle monete papali che è mio scopo di classificare e descrivere, dopo tal anno non avendosi più alcuna notizia di questa zecca per un secolo e mezzo.

Siccome però a questo lungo spazio di tempo due monete papali trovai appartenere, così credo di doverle alle altre aggiungere come supplemento, perchè battute prima di quelle del Senato e Popolo Romano, essendo una stata coniata nel secolo xi da Leone IX, e l’altra nel xii da Pasquale II.