Mio cuor, credi, ed adora: eccoti avante
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Petronilla Massimi Paolini
IV1
Mio cuor, credi, ed adora: eccoti avante
Al gran mistero, in cui si stringe al petto
Vergine Madre e Sposa il Pargoletto
Tuo Redentor tanto aspettato innante.
5Deponi qui le così varie, e tante
Folli speranze, e ogni profano affetto;
E sia per te nelle sue fasce stretto
Ei l’Amore, ei l’Amato, ed ei l’Amante.
Vedi come a Maria risplende il viso
10D’un sì bel pianto, che non fu giammai
Delle Stelle, e del Ciel più bello il riso?
Per poco, o nulla, lagrimasti assai:
Or se nol fai dal tuo fallir conquiso,
Quando in uso miglior pianger saprai?
Note
- ↑ Nello stesso soggetto.