Capitolo 70
Del piano di Bangu

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Capitolo 70
Del piano di Bangu
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Quando l’uomo si parte de Caracoron e de Alcai, ov’è lo luogo ove si sotterrano li corpi de li Tartari, sí come v’ò contato di sopra, l’uomo vae piú inanzi per una contrada verso tramontana, l[a] quale si chiama lo piano di Bangu, e dura bene 40 giornate. La gente sono chiamate Mecricci, e sono salvatica gente; egli vivono di bestie e ’l piú di cerbi. È sono al Grande Kane. Egli non ànno biade né vino; la state ànno cacci(a)gioni e uccellagioni assai, di verno non vi stae né bestie né uccelli per lo grande freddo. E quando l’uomo è di capo dalle 40 giornate, l’uomo truova lo mare Azziano. E quivi àe montagne ove li falconi pelegrini fanno loro nidio, né no v’à se no una generazione d’uccegli, de che si pascono quegli falconi, e son grandi come pernice, e chiamansi bugherlac; egli ànno fatto li piedi come papagallo, la coda come rondene, e molto sono volanti. E quando ’r Grande Kane vuole di quegli falconi, manda a quella montagna. E nell’isol[e] di quello mare nasce gli gerfalchi. E sí vi dico che questo luogo è tanto verso la tramontana, che la tramontana rimane adrieto verso mezzodie. E di quegli gerfalchi v’à tanti che ’l Grande Kane n’à tanti com’egli vuole; e † ... † quegli che porta questi girfalchi a li Tartari li portino al Grande Kane e a li segnori del Levante, cioè ad Argo ed agli altri.

Or v’abiàno contato tutti li fatti delle province de la tramontana fino al mare Ozeano. Oggiomai vi conteremo d’altre province, e ritorneremo al Grande Kane; e ritorneremo a una provincia che noi abiamo iscritta in nostro libro, ch’à nome Canpitui.