Milione/147
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Della città chiamata Sugni
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Sugni è una molto nobile città. È sono idoli e al Grande Kane; moneta ànno di carte. Elli ànno molta seta e vivono di mercatantia e d’arti; molti drappi di seta fanno, e sono ricchi mercatanti. Ell’è sí grande, ch’ella gira 60 miglia, e v’à tanta gente che neuno potrebbe sapere lo novero. E sí vi dico che se fossero uomini d’arme quelli del Mangi, elli conquistebbono tutto ’l mondo; ma elli non sono uomini d’arme, ma sono savi mercatanti d’ogne cosa e sí ànno boni † ... † e naturali e savi fisolafi. E sappiate che questa città à bene 6.000 ponti di pietre, che vi paserebbe sotto o una galea o [2]. E ancor vi dico che ne le montagne di questa città nasce lo rebarbero e zezebe in grande abondanza, ché per uno veneziano grosso s’avrebbe ben 40 libbre di zezibere fresco, ch’è molto buono. Ed à sotto di sé 16 città molto grandi e di grande mercatantia e d’arti.
Or ci partimo di Suigni, e diròvi d’un’altra ch’à nome Ingiu. E questa è lungi da Sugni una giornata: ell’è molto grande e nobile, ma perché non v’à nulla da ricordare, diròvi d’un’altra ch’à nome Unghin. Questa è grande e ricca. È sono idoli e al Grande Kane; e la moneta è di carta. Quin’àe abondanza d’ogni cosa; e sono mercatanti e molto savi e buoni artefici.
Or ci partiamo di qui, e diremo di Cianga, ch’è molto grande e bella, e àe ogne cosa come l’altre; e favisi molto zendado. Qui no à ’ltro da ricordare: partimoci ed andamo a la nobile città di Quisai, ch’è la mastra città del reame deu Mangi.