Capitolo 115
Ancora de la provincia di Tebet

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Capitolo 115
Ancora de la provincia di Tebet
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Tebet è una grandissima provincia, e ànno loro linguaggio; e sono idoli e confinano co li Mangi e co molte altre province. Egli sono molti grandi ladroni. E è sí grande, che v’à bene 8 reami grandi, e grandissima quantità di città e di castella. E v’à in molti luoghi fiumi e laghi e montagne ove si truova l’oro di paglieola in grande quantità. E in questa provincia s’espande lo coraglio, e èvi molto caro, però ch’egli lo pongono al collo di loro femine e de’ loro idoli, e ànnolo per grande gioia. E ’n questa provincia à giambellotti assai e drappi d’oro e di seta; e quivi nasce molte spezie che mai non furo vedute in queste contrade. E ànno li piú savi incantatori e astorlogi che siano in quello paese, ch’egli fanno tali cose per opere di diavoli che non si vuole contare in questo libro, però che troppo se ne maraviglierebbero le persone. E sono male costumati. Egli ànno grandissimi cani e mastini grandi com’asini, che sono buoni da pigliare bestie salvatiche; egli ànno ancora di piú maniere di cani da cacc[ia]. E vi nasce ancora molti buoni falconi pellegrini e bene volanti.
Or lasciamo di questa provincia di Tebet, e diròvi d’un’altra provincia e regione, la quale è scritta di sotto. È sono al Grande Kane; e tutte province e regioni che sono scritte in questo libro sono al Grande Kane, salvo quelle dal princípo di questo libro che sono au fi Angom, com’io v’ò scritto. E perciò, da quella infuori, quanto n’è scritto su questo libro, tutte sono al Grande Kane; e perché voi nol trovaste scritto, sí lo ’ntendete in tale maniera com’io v’ò detto.
Or lasciamo qui, e conteròvi de la provincia del Gaindu.