Mia colpa e colpa e colpa, Iesu Cristo
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Questo testo fa parte della raccolta XXIV. Pieraccio Tedaldi
XLII
Implora d’essere ammesso in paradiso.
Mia colpa e colpa e colpa, lesu Cristo,
di quanto io v’aggio offeso in vita mia,
ché piú, che ’l senno, usat’ho la follia,
4e veggio ch’i’ho fatto un mal’acquisto.
Molti peccati l’un coll’altro ho misto,
di che mia alma n’ha grieve doglia,
che uomo alcuno pensar non potria;
8tanto al presente di questo m’attristo.
Onde a voi torno con amaro pianto,
che voi mi perdoniate, onnipotente
11verace Padre, Figlio e Spirto santo:
e si alluminiate la mia mente,
ch’i’possa udire il glorioso canto
14degli angioli, che cantan dolcemen