Mentre omai stanco in sul confine io siedo
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Carlo Maria Maggi
VI
Mentre omai stanco in sul confine io siedo
Della dolente mia vita fugace;
Ogni umano pensier s’acqueta e tace,
Se non quando dal cor prende congedo.
5Il sol pensier d’Eurilla ancor non cedo
Al Mondo, che per altro a me non piace;
Anzi meco si sta con tanta pace,
Che pensiero del Mondo io più nol credo.
Amo lei come bella al suo Fattore;
10Nè sentendo per lei speme, o temenza,
Nell’amor mio non cape altro che amore.
E amo così, che non sarò mai senza
Il puro affetto; e vi s’adagia il core
Con l’alma securtà dell’Innocenza.