Memorie storiche sulla città Sabazia ora Lago Sabatino/Dedica
Questo testo è completo. |
◄ | Memorie storiche sulla città Sabazia ora Lago Sabatino | Prefazione | ► |
Eccellenza
La città Sabazia celebre nei fasti dell’antichità soggiacque come tante altre alla più grande e più spaventosa delle naturali fisiche catastrofi, mentre un orribile terremoto la seppellì sotto le acque che già il vulcano aveva assai prima fatte comparire non lungi dal luogo su cui era inalzata. Prove incontrastabili di questa verità sono pur troppo le lave vulcaniche, che hanno fluito in questa nostra contrada assai più che altrove, ed il nome di Sabatino che la stessa città comunicò quindi al lago medesimo. Mentre dunque occupavami delle ricerche per venire in cognizione almeno del paese, che sorse dipoi dall’annientamento di lei, mi trovai finalmente a portata di acquistare non poche nozioni importanti e di peso, per cui non mi si rese punto difficile il congetturare con qualche sicurezza, che l’unico paese uscito in seguito della sua rovina, e naturale riordinazione e ricomposizione del suolo, altro non potè essere che il nostro Trevignano. Animato quindi da tali notizie quanto antiche altrettanto veridiche, e tutte relative a provare l’esistenza assai remota ed inassegnabile del medesimo, mi posi da principio a riunirle, dirò così alla rinfusa, e in un sol corpo; ma siccome suole accadere a chi scrive, mi si presentarono motivi di far menzione di altre materie, che non mi era prefisso, così fu forza ridurle in capitoli, affinchè fossero meglio gustate dal pubblico, e meno incomode a leggersi. Era perciò dietro col pensiero a meditare sotto quale auspicio presentare io dovessi questo debole lavoro, ma non ebbi per vero dire a troppo esitare sulla scelta, quando riflettei all’E. V. benemerito padrone di questo paese. L’interesse che V. E. mostra continuamente per questo e per lo sviluppo della Agricoltura, e per l’incivilimento della sua popolazione, sono titoli tali che era per me un dovere quasi direi il presceglierla ad auspice di questi miei scritti.
Si degni pertanto V. E. di accoglierli benignamente, comunque essi siano, e considerarli del pari come un attestato sincero di quella ossequiosa ed umile servitù, che le professo in nome ancora di questa Popolazione, Magistrato e Clero, non che di nostra comune riconoscenza per l’alto singolare onore, che si è degnata concederci con essere il buon padre di una popolazione, che le offre i più umili e sinceri sentimenti di venerazione, e di rispetto, mentre pieno di fiducia, di ossequio insieme e di distinta stima ho la gloria di proferirmi
- All’Eccellenza Vostra
- Trevignano
Umil.mo Devot.mo ed Obbl.mo Servitore |