Memorie inutili/Appendice/I
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I
Avviso di Carlo Gozzi a’ benevoli ed a’ malevoli lettori
delle «Memorie della di lui vita»1.
Questo secondo tomo delle Memorie inutili della mia vita, da me scritto sin dall’anno 1780, è trovato dallo stampatore Palese tanto maggiore di volume del primo tomo ch’egli mi prega a trasportare alcuni capitoli di questo tomo secondo nel terzo tomo, onde la massa sia ripartita col possibile equilibrio; ed io non fui giammai scompiacente.
Trasporto dunque nel principio del terzo tomo sei lunghi capitoli da me scritti l’anno 1780 ch’esistevano in questo secondo tomo, che tuttavia riesce di assai maggior mole del primo con tutta la diminuzione ch’io fo per aderire allo stampatore Palese.
Il primo capitolo de’ sei ch’io trasporto nel tomo terzo contiene una Lettera confutatoria sopra a quanto il povero Pietro Antonio Gratarol si è inurbanamente e falsamente sfogato a scrivere di me nella sua Narrazione da lui detta «apologetica»; parto d’una mente infiammata ed unico sacro intangibile testo ed unica guida alle stravaganze di alcune teste fanatiche e sconvolte di novello conio. Il secondo capitolo contiene un’idea del mio esterno. Il terzo un’idea del mio interno. Il quarto, il quinto ed il sesto contengono tre storielle da me promesse de’ miei amori, le quali non sono prive d’aspetto di novitá.
La Lettera confutatoria da me scritta l’anno 1780, inclusa nelle Memorie della mia vita e indirizzata al medesimo Gratarol a Stockholm, ebbe la sciagura stessa ch’ebbero le mie Memorie, di non poter esser pubblicata in quel tempo per quegli ostacoli che ho narrati nella prefazione da me posta al primo tomo delle mie inutilitá. La veritá è ch’io m’era determinato per delicatezza, massime dopo diciassett’anni trascorsi e per i casi funesti avvenuti all’infelice Gratarol, di tener inedita la mia Lettera confutatoria diretta ad un uomo che fatalmente non è piú tra i vivi; ma degli altri casi avvenuti il dí ventinove d’agosto di quest’anno 1797, ad onta del mio Manifesto del dí primo luglio anteriore da me pubblicato — i quali casi, ignudi affatto d’urbanitá e di delicatezza, involsero anche me ostinatamente in ciò che per giustizia non doveva essere involto — mi fanno risolvere a lasciar pubblicare cotesta Lettera confutatoria nel terzo tomo, in cui si leggerá anche la sinora inedita romorosa commedia: Le droghe d’amore.
Nella prefazione ch’io porrò al terzo tomo dirò qualche cosa piú ch’io non dico in questo Avviso a’ miei lettori benevoli e malevoli; e frattanto Dio salvi gli uomini e le femmine non ancora infetti da’ velenosi vapori del fanatismo, e viva felice chi può.