Memorie di Carlo Goldoni/Avvertenza

Avvertenza

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Carlo Goldoni - Memorie (1787)
Traduzione dal francese di Francesco Costero (1888)
Avvertenza
Memorie di Carlo Goldoni Prefazione

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AVVERTENZA.

Avendo in animo di raccogliere nella Biblioteca Classica Economica le migliori commedie di Carlo Goldoni, mi parve opportuno di farle precedere dalle Memorie scritte dal medesimo. Il lettore troverà in esse tutte le vicende ora liete ed ora tristi della sua vita, narrate con una ingenuità senza pari, e scoprirà il modo nel quale andò svolgendosi a poco a poco il genio drammatico del nostro immortale poeta. Oltre di ciò le Memorie del Goldoni formano, un libro di amena e istruttiva lettura, poichè in esse quasi ad ogni pagina si incontrano descrizioni e giudizi di città, d’uomini e di costumi di una maravigliosa verità. La gioventù studiosa in ispecie, leggendo questo libro con occhio attento, vi attingerà non solo un grandissimo diletto, ma eziandio un profondo ammaestramento, sia per la condotta della vita, come per quella degli studi. La continua ed acuta osservazione dei vizi e delle virtù degli uomini, in mezzo ai quali viveva il Goldoni, valse mirabilmente a fecondare in lui quei germi di cui gli fu tanto cortese la natura. Se a quella osservazione profonda avesse accoppiato con maggiore assiduità lo studio dei Classici, e l’efficace pazienza della lima, il Goldoni sarebbe riuscito senza dubbio il primo commediografo del mondo.

Ma tutti codesti pregi delle Memorie venivano, per così dire, appannati da un difetto capitale per noi, che volevamo [p. 6 modifica] introdurle in una Biblioteca di Classici. Il Goldoni scrisse le sue Memorie in Francia, e in lingua francese e quelle che si conoscono generalmente in lingua italiana, sono una traduzione. Le Memorie in francese uscirono alla luce in Parigi l’anno 1787, e nell’anno seguente lo Zatta le pubblicò tradotte in lingua italiana a Venezia. Altre traduzioni vennero poi fatte in Toscana; ma tanto queste, come quella di Venezia, e non esclusa l’ultima di Firenze del 1861, sono traduzioni orribili per ciò che risguarda la lingua. Io, per migliorare questo libro, che credo utile e di piacevole lettura, consultai il testo francese, raffrontai le varie traduzioni, e poi, senza nulla togliere della semplicità e vivezza dello stile, procurai di correggere i vocaboli, le frasi e i costrutti, che ritraevano evidentemente dall’indole della lingua francese. Con questo bucato credo, che siano scomparse dalle Memorie del Goldoni, se non tutte, in grandissima parte le macchie che offendevano l’occhio dei lettori, i quali tengono in qualche pregio la purezza e la proprietà della lingua nativa. Con ciò non pretendo dire, che la traduzione delle Memorie del nostro autore non sia capace di una maggiore perfezione; ma credo di potere affermare coscienziosamente, che la presente edizione delle Memorie di Carlo Goldoni è di gran lunga migliore di tutte le precedenti.

Francesco Costèro.