Meditazioni sulla economia politica con annotazioni/XX

Del Cambio

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XIX XXI
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§. XX.

Del Cambio.


I
L corso de’ Cambj è un altro mezzo, a cui da taluni si ricorre per conoscere lo stato dell’annua riproduzione. A formare un’idea in una materia resa oscura e dal linguaggio particolare dell’arte, e dal minuto dettaglio, col quale taluni ne han trattato, basti riflettere che i debiti che i negozianti nazionali hanno co’ negozianti esteri facilmente si bilanciano, in tanto che il debito di altrettanti negozianti esteri verso dei nazionali giunga a pareggiarne il valore; poichè il negoziante nazionale cede il suo debitore al suo creditore senza alcun trasporto di denaro fra la nazione, e gli esteri. Ma se computati i crediti e i debiti verso i forestieri la nazione resterà tuttora debitrice, sarà pur forza che si pareggino le due partite d’importazione, ed esportazione; e la nazione dovrà trasmettere il denaro al di fuori, e questo trasporto porta pericolo e spesa. In quello caso adunque un nazionale che voglia far pagare una somma agli esteri dovrà portare il peso della [p. 141 modifica]spesa del trasporto; e se vorrà darsi commissione ad un negoziante perchè faccia questo pagamento, dovrà pagarsi al negoziante medesimo la spesa del trasporto, che dovrà successivamente fare; così chi vorrà una lettera di Cambio per un paese estero, allora dovrà pagare più della somma che sarà sborsata nel paese estero. In questo caso il Cambio perde.

Facciasi una supposizione all’opposto, che scontati tutt’i debiti resti tuttavia creditrice la nazione cogli esteri: allora essendo a carico degli esteri le spese per il trasporto del denaro, ne avverrà che per risparmiare quella spesa e pericolo, che sono sempre a peso del debitore, l’estero si contenterà di pagare sul luogo qualche cosa al di più di quello che deve; e così per avere una lettera di Cambio da pagarsi dagli esteri si spenderà qualche cosa meno di quello che dagli esteri sarà effettivamente pagato, e allora si dice che il Cambio guadagna.

Se in una nazione potesse uniformemente trovarsi il Cambio o in guadagno, o in perdita, cioè, per servirmi della lingua dell’arte, se il Cambio fosse costantemente e universalmente in un anno sotto della pari, ovvero sopra la pari, allora se ne [p. 142 modifica]potrebbe cavare argomento fondato sull’annua riproduzione. Ma questo è un caso immaginario, e in realtà i Cambj con una nazione guadagnano, e perdono coll’altra, ed ogni giorno sono mutabili; dal che ne siegue che incertissimo sia l’argomento che si potrebbe cavare da esso. Si rifletta, che qualora i negozianti cercano di trasmettere in un paese estero de’ capitali, o per fare a tempo le provvisioni, o per altre loro speculazioni, il Cambio della nazione con quella piazza guadagnerà, e l’annua riproduzione perciò non sarà accresciuta, anzi potrebbe essere diminuita. Sempre adunque è equivoco l’argomento tratto dal corso dei Cambj.


Annotazioni.

Questo Paragrafo è ragionato bene; e seguendo le tracce degli Autori sapienti afferra la giusta conseguenza, cioè che dal Cambio non può calcolarsi il grado del Commercio d’una Nazione.