Manuale teorico-pratico per la coltivazione della vigna latina/IV/V

Modo di surrogare le viti mancanti

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CAPITOLO V.

Modo di surrogare le viti mancanti.


171. — Guyot è sistematicamente contrario a qualsiasi maniera di propaginamento, osservando che esso estenua la madre e genera figli deboli, [p. 68 modifica]di corta vita, e produttori di una esistenza infelice.

172. — Però per surrogare le viti mancanti vi è un mezzo ingegnosissimo, e sarebbe quello eseguito con un tralcio capovolto, il quale non è una propagine, ma ne funge convenientemente l’ufficio. Ed ecco come dovrete provvedere per avere i così detti capovolti. Supponiamo che nel vostro vigneto manchi una vite in un punto qualunque. Or bene, in primo luogo, gettate via la terra che sta intorno al ceppo morto, sostituitela con altra mista con concime complesso.

Piegate quindi ad arco il capo a frutto della vite vicina in maniera che la sua cima sia approfondita, ove era la pianta perduta, di un 20 centimetri, onde siano immersi almeno due occhi.

Fig. 17.

Pigiate bene attorno la terra, inaffiatela, ed il capovolto senz’altro è bello e fatto (fig. 17). [p. 69 modifica]

Quella parte manderà fuori immediatamente le proprie radici senza nocumento della vite madre, la quale continuerà a dare placidamente i suoi frutti. Quest'operazione si fa nel marzo; e nella primavera dell'anno appresso, separate con un taglio la madre dalla figlia (fig. 18-19).

Fig. 18. Fig. 19.

Potate la madre nel modo consueto coi tre tagli del passato, del presente e dell’avvenire. Quanto alla figlia, essa costituirà da questo momento una pianticella a sè, affatto indipendente dalla madre.

173. — Ed in ciò sta appunto la differenza tra i capovolti e le propagini, poichè queste ultime continuano a vivere per molti anni, ed anche sempre, a spede della madre.

174. — Quando il terreno fosse eccessivamente magro, o quando la vita madre non fosse molto robusta, per la più sicura riuscita del capovolto sarebbe bene acciecare tutti gli occhi del capo a frutto lasciando i soli che si sommergono; ma in tal caso è ben naturale che perderebbesi per quell'anno il frutto di quella vite. [p. 70 modifica]

I capovolti bene educati, come piante nuove, vi possono dare il frutto anche nel secondo anno, e ciò perchè provengono dalle gemme più alte, che sono le più nutrite e feconde.