Maladetto e distrutto sia da Dio
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
IV
Pei la crudeltá della sua donna, maledice il momento che se n’innamorò.
Maladetto e distrutto sia da Dio
lo primo punto, ch’io innamorai
di quella, che dilettasi di guai
4darmi, ed ogn’altro sollazzo ha in oblio;
e si fa tanto tormento esser mio,
che ’n corpo d’uom non ne fu tanto mai:
e non le pare aver fatto anco assai,
8tant’è ’l su’ cor giude’, pessimo e rio.
E non pensa se non com’ella possa
far a me cosa, che mi scoppi’l cuore:
11di questa oppinion ma’ non fu mossa.
E di lei non mi posso gittar fuore,
tant’ho la ment’abbarbagliat’e grossa,
14c’ho men sentor, che non ha l’uom, che mòre.