Bologna 3 Giugno 1893.
Il maestro Frontini ci fece sentire Martedì scorso la sua opera Malìa , senza farla precedere da reclame e per giunta con una esecuzione tutt’altro che perfetta nella parte vocale, esclusi i cori che, sotto la direzione del bravo Baratili, andarono benissimo e cosi pure l’orchestra diretta dal cav, Podesii.
Il Pubblico fu molto cortese verso il giovine e modesto maestro e lo chiamò per 12 volte all’onore della ribalta.
Il numero delle chiamate sarebbe stato di molto superiore se tutti gli artisti fossero stati all’altezza della ’signora Leonilde Gabbi che specialmente nella preghiera— Signora del cielo, perdono /—che dovette replicare, e nella maledizione alla vergine, fu sublime!
Il tenore Marchi fu corretto nella parte di Nino:—nel primo atto anzi ebbe momenti felici.
Nel duetto con lana dopo l’aria—siete malata, lo veggo, lo sento—il pubblico lo applaudì calorosamente: così felice non fu negli stornelli dell’ultimo atto, perchè volle fare sfoggio di virtuosità; mentre la sua gola non era in quel momento ben disposta e ciò valse a distrarre il pubblico nel punto più saliente della situazione, di modo che il finale dell’opera venne accolto con freddezza
Il baritono Vigley (Cola) pel timbro della sua voce e pei fraseggiare esagerato non giunse a conquistare il pubblico.
L’avvenente signorina Malatesta invece, più fortunata, accontentò il pubblico negli stornelli dell’ultimo atto, che dovette replicare; ciò non vuol dire però che li cantasse alla perfezione
Il basso Bardossi fu, forse, un buon padre per Jana e per Nedda, ma non pel pubblico che si prese a beccarlo per diletto !
Con tutto ciò, ripeto,
il Frontini si meritò 12 chiamate; e dell’accoglienza fatta al suo lavoro deve esserne soddisfatto. Malìa non é un capolavoro; ma l’opera di un giovane d’ingegno ed onesto, al quale ripugna il rubare la musica altrui !
Se la sua musica non è sempre originale e però sempre melodica.
Non ha una conoscenza profonda della parte istrumentale; ed anche i cori sono tutti di una semplicità troppo primitiva; ma, ripeto, non gli manca la materia prima, la melodia.