Lodi monografia storico-artistica/Capo II

Capo II. — Vicende storiche di Lodi nell'evo antico

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Capo II. — Vicende storiche di Lodi nell'evo antico
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CAPO II


VICENDE STORICHE DI LODI NELL’EVO ANTICO

(3000? a. C. — 476 d. C).

§ 1. — Primi abitatori del territorio lodigiano.

Incertissime essendo le origini italiche, non è possibile stabilire quale fosse la gente che prima popolò il territorio lodigiano. Seguendo i migliori storici le più antiche genti immigrate nella penisola sarebbervi venute da settentrione un 3000 anni a. C., spargendosi nell’ampia vallata del Po, la cui costituzione fisica non pare fosse allora gran fatto diversa dall’attuale.

Se non primi, furon però certamente fra’ più antichi abitatori di questa parte d’Italia gli Umbri, dei quali vorrebbonsi rintracciar memorie anche nei nomi di alcune località del Lodigiano1, e che certo ebbero il centro principale di loro potenza in quel territorio che mantenne sempre il nome d’Insubria, come ultimo ricetto nella provincia che oggidì pure diciamo Umbria.

Dei Liguri confinanti cogli Umbri, e forse pugnanti contr’essi pel dominio della valle padana, sono più incerte ancora ed origini e storia; mancanti poi affatto le notizie riflettenti il territorio lodigiano; epperò basti l’avervi accennato.

Un lampo di luce diffondesi anche sulle nostre terre colla dominazione degli Etruschi, questo popolo così singolare in tutte le sue istituzioni, e che tanta parte tramandò a noi di sua civiltà col mezzo dei Romani; tuttavolta non c’è dato scorgervi alcun particolare avvenimento; ma solo dedurne alcune notizie sulle condizioni generali del paese, che furon certo, come quelle d’ogni altra terra tenuta da quella nazione laboriosissima ed industre, floridissime.

E la federazione etrusca circumpadana vogliono parecchi storici moderni più antica della centrale, il che è pur conforme alla natura delle cose, se è vero, come pare, che anche gli Etruschi immigrassero da settentrione. Così nelle nostre terre la sapienza idraulica degli Etruschi avrebbe iniziato quella serie di lavori che le resero per fecondità sì famose, e di cui tante memorie conservaronsi nel paese ove quelli tennero definitiva dimora. [p. 17 modifica]Pagina:Lodi monografia storico-artistica 1877.djvu/25 [p. 18 modifica]Pagina:Lodi monografia storico-artistica 1877.djvu/26 [p. 19 modifica]Pagina:Lodi monografia storico-artistica 1877.djvu/27 [p. 20 modifica]Pagina:Lodi monografia storico-artistica 1877.djvu/28 [p. 21 modifica]Pagina:Lodi monografia storico-artistica 1877.djvu/29

  1. Così nel nome di Mornbrione dato al colle di S. Colombano, e in quel d’Ombriano ad una terra sulla sinistra dell’Adda presso Crema (Vignati, Storie lodigiane, pag. 24). — Secondo il Gabbiani, un antico scrittore di cose nostre, il nome di Mornbrione deriverebbe invece da monte di Briomo, o Baco, dai famosi vigneti ab antichissimo coltivati su quei colli.