Lo schiavetto/Ordine
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Giovan Battista Andreini - Lo schiavetto (1612)
L'ordine per recitare lo schiavetto con molta facilità, non solo d'atto in atto, ma di scena in scena
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ATTO PRIMO
- Scena prima
- Dieci fardelli: otto finti, pieni d’argento e d’oro, e uno veramente con molta argenterìa, collane benché false. Un altro con molte belle camisie sottili.
- Due borsoni di ferlini, o ghiottoni che s’addimandino, i quali Nottola gli dovrà avere in seno.
- Scena seconda
- Una catena grossa per Nottola da donare a Succiola.
- Un sacchetto che finga piastre fiorentine.
- Uno anellino dovrà pur aver Nottola per darlo a Succiola.
- Scena terza e quarta
- Nulla.
- Scena quinta
- In questa scena non accaderà che tutto quello che si nomina si veda, solo tre cose daranno, in questo, all’occhio gusto, cioè: un cestone da fornaro, dove portano il pane coperto d’una candida tovaglia, fingerà d’essere il ricetto di tutte le cose minute che Succiola nominerà; la seconda cosa saranno diversi carichi di stanghe con fiaschi e altri con de’ bottacci; l’ultima cosa saranno pur altri carichi di pentole, pentolini, schidoni, capifuochi, gratelle, padelle, e caldaie, le quali cose cucinesche, per non far gran numero di gente che le portino, se ne potrà fare un paio di fassi soli.
- Scena sesta
- Nulla.
- Scena settima
- Carriega bella, la quale Grillo farà portare in scena; duo ventaiole belle per duo paggi; di più, i duo paggi dovranno, in questa scena, avere i cappelli in capo. Una catenaccia grossa, qual dovrà donar Nottola ad Alberto. Dovrà, di più, Nottola avere un pugnale, in questa scena e nell’altre.
- Scena ottava
- Catena gioiellata con pendente appesovi per Nottola, da dare a Prudenza, ma questa la dovrà avere addosso sino nella Scena settima. Più, qui Rampino anderà a pigliare tutti i fardelli che prima postarono in palco e tutti gli argenti che si videro nella prima scena, quali, con ordine d’esser ogni pezzo portato con la mano in alto e da tutti quelli che servi sono di Nottola, si porteranno in scena.
ATTO SECONDO
- Scena prima e seconda
- Nulla.
- Scena terza
- Abito da schiavo per lo Schiavetto, che sia nobile, con turcasso e arco. Abito per Rondone da schiavo vile, e più un staffilo de canapo. Duo ferri da schiavi, l’uno al collo di Schiavetto, l’altro di Rondone, quali si fingeranno con la latta. Un cofanetto acconcio su le spalle di Rondone.
- Scena quarta
- Nulla.
- Scena quinta
- Abito da ebreo per Orazio con berretta gialla.
- Scena sesta
- Abito da ebreo con berretta gialla per Salomon. Fachino con forziero.
- Scena settima
- Abito da ebreo per lo Sensale con beretta gialla.
- Scena ottava
- Abito da ebreo con beretta gialla per Leon. Facchino con una cassa.
- Scena nona
- Abito da ebreo per Caino con berretta gialla. Quattro fachini con quattro sacca piene di paglia, che fingeranno panni.
- Scena decima
- Abito da ebreo e beretta gialla per Orazio.
ATTO TERZO
- Scena prima
- Nulla.
- Scena seconda
- Borsone di dinari, o che finga dinari, per Caino; quattro sacca vòte per li quattro facchini.
- Scena terza
- Una bella seggiola, e ricca, per Nottola.
- Scena quarta
- Una bella seggiola, e ricca, per Prudenza.
- Scena quinta
- Due sottocoppe, una piena di scudi d’oro e l’altra piena di scudi d’argento. In questa scena, Prudenza dovrà avere i guanti in mano e più li duo paggi delle sottocoppe dovranno avere due ventaiole.
- Scena sesta
- Panerino per Succiola, con dentrovi carte piegate, che finghino moscardini; carte con pomi piccioli, che finghino palle da lavar le mani, e zucchette con acqua di pozzo.
- Scena settima
- Una bella veste lunga da camera, quale Rondone dovrà portare a Nottola. In questa scena, dovrà Nottola esser di sotto vestito con panni belli, perché quando sarà spogliato non rimanga nudo, overo in camisia.
- Scena ottava
- Sonatori da pastori vestiti. Borsa con dinari per Rampino, onde possa dar dieci scudi a Rondone. Seggetta alla genovese per Nottola.
ATTO QUARTO
- Scena prima e seconda
- Nulla.
- Scena terza
- Qui Grillo dovrà avere il pugnale.
- Scena quarta e quinta
- Nulla.
- Scena sesta
- Ampolla d’acqua per Rondone.
- Scena settima
- Cartocino, che finga pieno d’arsenico.
- Scena ottava
- Carrieghe, e scagni molti. Una catena da donare ad Orazio. Valige per Rondone, entrovi un mazzo di cartelle con anici piegati, che finghino moscardini; più un fascio di molte carte, con entrovi un laccio d’appiccato; più quattro altri capestri senza carta; più altri pezzi di carta, nella quale vi sia una bella e tonda fugaccia, più una inghistara con acqua, un’altra con vino, un bicchiere, ova dure incartate e pelate.
- Scena nona
- Arme per gli sbirri.
ATTO QUINTO
- Scena prima
- Nulla.
- Scena seconda
- Una valige grandetta per Solfanello.
- Scena terza
- Veste lunga per Fulgenzio, e barba.
- Scena quarta
- Bastoncello noderoso, da vecchio, per Belisario. Duo fili di catena per Succiola. Un anello. Un gioiello.
- Scena quinta
- Qui dovrà Prudenza avere il pugnale di Fulgenzio ignudo in mano.
- Scena sesta e settima
- Nulla.
- Scena ottava
- Un borsellino di quattrini per Alberto, da donare al paggio, ma però dovrà questo borselletto averlo addosso sin nella Scena settima, per poterlo poi dare, nell’ottava, al paggio, stando egli e la settima e l’ottava in iscena.
- Scena nona
- Qui ci vorranno due scalette e una tela che si finga una prospettivetta, la quale si tirerà avanti la casa d’Alberto. Pure, per occasione di questa comedia, sarà congegnata di sopra una prospettivetta che finga una pastorale, la quale in cadere coprirà la prospettivetta comica. Più, colà sopra pure a quelle prospettive, vi sarà congegnato un panno nero, che da l’alto cadendo coprirà similmente la prospettiva pastorale. Scagni e segiole assai, e sonatori.
- Scena decima
- Abito per fare il prologo per Facceto. Abito da Pantalone, e maschera per Facceto. Abito da pastore, ghirlanda e bastone per Facceto. Trombe sorde e tamburi discordi. Pece greca pesta sottile e candelette accese per finger fiamme. Manto nero per coprir Facceto, l’ombra facendo nella tragedia. Sassi molti, cioè far fare de’ sassi di terra creta vacui. Similmente si faranno fare de’ tetti sottili e non cotti, numero venti in circa. Molti brocchieri per gli sbirri. Schioppi a ruota per gli sbirri. Molta farina per infarinar tutto Nottola.
IL FINE