Lo schiavetto/Atto quarto/Scena VI
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Giovan Battista Andreini - Lo schiavetto (1612)
Atto quarto - Scena VI
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Rondone, e Schiavetto
- Rondone.
- Ecco l’ampolla dell’acqua consolatoria. Che dite, non sono stato presto? non ho volato?
- Schiavetto.
- Se hai volato eh? Tanto vola ancora la testuggine! E che cosa hai fatto tanto in casa?
- Rondone.
- Ho pisciato un poco e ho cacato una voltarella e poi ho fatto il servizio.
- Schiavetto.
- Tu dèi essere molto stitico del corpo e dèi ancora patir di renella, in altra guisa non può essere.
- Rondone.
- Che patir di renella e di stitichezza di ventre? Io piscio come uno schizzetto e caco come un papero.
- Schiavetto.
- Or sù, lasciamo questo. Io vado nell’osteria per far della robba da vendere in piazza; tu va’ per un poco d’arsenico, ché voglio che facciamo una composizione per ammazzar de’ topi.
- Rondone.
- Se questo veleno si doveva comparare per amazzare i lupi, io voleva vòtar le spezierìe di marzapani e attossicar me solo, come re di tutti i lupi, ma poi che la cosa sta ne’ topi, traditori e roditori di quanto formaggio nelle mie saccoccie nascondo, io mi contento, e or ora vado per veleno per attosicar questa razza vituperosa.