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Libro decimosecondo

VIII - Lite dei Cani e dei Gatti, dei Gatti e dei Topi

../VII - L'Anitra, il Cespuglio e il Pipistrello ../IX - Il Lupo e la Volpe IncludiIntestazione 16 ottobre 2009 50% raccolte di fiabe

Jean de La Fontaine - Favole (1669)
Traduzione dal francese di Emilio De Marchi (XIX secolo)
Libro decimosecondo

VIII - Lite dei Cani e dei Gatti, dei Gatti e dei Topi
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Sempre nell’universo la Discordia
regnò sovrana in tutti quanti i tempi,
come a mille dimostrano gli esempi.

L’aria, l’acqua, la terra, il foco stridono
sempre fra lor, ed oltre agli elementi,
non si fanno la guerra anche i viventi?

Ho sempre e in tutti gli ordini veduto
la gente a questa dea pagar tributo.

Con decreti solenni e indiscutibili
tra i molti Cani d’una casa e i Gatti
fu messa un po’ di pace, a questi patti:

che chi mancasse agli ordini e alle regole
dei pasti e delle varie occupazioni
provasse della frusta le ragioni.

In un momento le bestie ribelli
divennero cugini, anzi fratelli.

Quest’amicizia così dolce e armonica
valea per gli altri più che le parole,
ma non durò più che la neve al sole.

Per cagione d’un piatto, od anche dicono
per un osso concesso a un prediletto,
scoppiò di nuovo la tempesta in ghetto.

(Qualcuno parla di parzialità
verso una cagna incinta... e chi lo sa?)

Comunque avvenne, questa babilonia
mise sossopra, a chiasso ed a rovina
il granaio, la sala e la cucina.

Si radunano i Cani e si lamentano
i Gatti, perché dicon che si fanno
violazioni tutte a loro danno.

Ribeccan gli avvocati e infin si vuole
vedere del decreto le parole.

Vanno dunque a cercar la cartapecora
che stava in un cantuccio sotterrata,
ma i topi se l’avevano mangiata.

Onde nuovo fracasso e nuove smanie
dei Gatti contro il popolo sorcino,
che vide decretato il suo destino.

I vecchi Gatti astuti, dalle buone
gambe, la casa tutta ripulirono.
Chi guadagnò stavolta fu il padrone.

Tornando al tema io dico che natura
ha stabilito ch’ogni creatura
abbia il suo contrapposto, e inutil è
di queste leggi il chiedere un perché.
Iddio fa ben ciò ch’egli fa, ciò basti,
umane genti, a vostra salvazione.
Il perder tempo sulle parolone
e a decifrar difficili contrasti
è cosa che vi stanca
e fa la barba bianca.