Lirica (Ariosto)/Sonetti/XXVII. - Lamenta la perdita della chioma...
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XXVII. - Lamenta la perdita della chioma...
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XXVII
Lamenta la perdita della chioma della sua donna.
Son questi i nodi d’òr, questi i capelli,
ch’or in treccia or in nastro ed or raccolti
fra perle e gemme in mille modi, or sciolti
4e sparsi all’aura, sempre eran sí belli?
Chi ha patito che si sian da quelli
vivi alabastri e vivo minio tolti?
Da quel volto, il piú bel di tutti i volti,
8da quei piú aventurosi lor fratelli?
Fisico indòtto, non era altro aiuto,
altro rimedio in l’arte tua, che tòrre
11sí ricco crin da sí onorata testa?
Ma cosí forse ha il tuo Febo voluto,
acciò la chioma sua, levata questa,
14si possa inanzi a tutte l’altre porre.