Lirica (Ariosto)/Sonetti/XII. - Fu proprio lui la vittima d'Amore?
Questo testo è stato riletto e controllato. |
XII. - Fu proprio lui la vittima d'Amore?
◄ | Sonetti - XI. - La morte soltanto dovrá provare il... | Sonetti - XIII. - È contento del carcere soave,... | ► |
XII
Fu proprio lui la vittima d’Amore?
Non fu qui dove Amor tra riso e gioco
le belle reti al mio cuor vago tese?
Non sono quello ancor che non di poco
4ma del meglio di me fui sí cortese?
Qui certo fu, ché riconosco il loco
u’ dolcemente l’ore erano spese;
quinci l’ésca fu tolta e quinci il foco,
8che d’alto incendio un freddo petto accese.
Ma ch’io sia quel che con lusinghe Amore
fece, per darlo altrui, del suo cuor scemo,
11s’io n’ho credenza, io n’ho piú dubbio assai;
ché mi sovien che quel che perse il core,
arder lontan parea da questi rai;
14ed io che son lor presso, aggiaccio e tremo.