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Immascarate da recitare el Carnevale - Immascarata quinta

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De carnevale el faceto Olimpo per recreazione comprò con alquanti gioveni molti pomi naranci, li quali portando a cavallo andavano per la terra de Sassoferrato sonando un dolce leuto. E poscia ognuno, dove più gli andava la fantasia, gettava le poma; ma inanze un generoso giovene cominciava a dire duo strambocti, quali sono qui di sotto notati. E poscia finiti quelli e date le poma, diceva li altri dui, li quali glie possono dire altri gioveni et acomodarli al suo proposito.

 
1O donne mansuete e graziose,
con lieto volto e con suave riso
tutte preghiam che non state nascose,
che dimonstrate a noi vostro almo viso.
5Naranci ve portiam, donne formose.
discese dal celeste Paradiso.
Non ve sdegnate, o donne de valore,
con man pigliarle e molto più col core.

2Questi pomi son vaghi e redolenti
10ma molto più voi sete, o damigelle.
Per far li vostri amanti oggi contenti
pigliate questi pomi, o chiare stelle,
acciò che sia dal cor, da l’alme spenti
l’odii, li sdegni e non siate rubelle.
15Le poma ve donam con lieto volto:
ma ’l cor per forza voi n’avete tolto.

3Per parte qui de questo giovenecto,
che v’ha donate le suave poma,
ringrazia, o donna, el vostro divo aspecto,
20vostri occhi, vostra fronte e vostra coma.
Non ve sdegnate porvele nel pecto,
pecto ch’agli orsi ponerìa la soma!
Con festa e gioco in man ve le portate
pensando spesso a chi ve l’ha donate.

254Ve ringrazio tanto, tanto, tanto,
tanto che no ’l potrebbe dir persona
non che ’l mio discordato e flebil canto,
né questo che per voi el liuto sona.
Partir convienci con singulti e pianto
30da queste ch’han de l’altre la corona.
Restate in pace et a voi la gran mercede:
se ’l dono è poco, è ricco assai de fede.