Libro proibito/L'Uomo-Paletot

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../Volere è potere IncludiIntestazione 22 settembre 2011 75% Poesie

Scuola moderna Volere è potere

Questi, che vedi muoversi
      Se per le vie ti inoltri,
      Son uomini o soprabiti?
      4Son soprabiti o coltri?

Uomini son, dal lùgubre
      Saio così sformati,
      Che, a vederli, ti paiono
      8Armadii impelliciati.

Un dì, se più farnetichi
      Della moda il capriccio,
      Costor vedrem per tunica
      12Vestire un pagliericcio.

E son gli elegantissimi....
      Sono i liòns dei corsi!
      Eh! via! ribattezzatevi
      16Ippopotami od orsi!

Se d’uomo qualche pallida
      Sembianza ancor serbate,
      In voi tre tipi adunansi:
      20Birro, bromista e frate.

Taluni, poi, che il bàvero
      Sovrappongono e il fiocco,
      Dite un po’: non vi porgono
      24L’effigie di San Rocco?

Cotanta mole d’abiti
      È lusso od è miseria?
      O forse che in Italia
      28Fa il gel della Siberia?

Il Buon Dio, che dei tangheri
      Talor si piglia scherno,
      Quest’anno per deridervi
      32Quasi abolì l’inverno;

E in gennaio, investendovi
      Coll’afa della state,
      Gridò dal cielo: «bestie,
      36Mo’, adesso.... soffocate!»

Buon Dio, la è troppa grazia
      Se ridi e non ti sdegni;
      Qual gente mai, quai popoli
      40Dell’ira tua più degni?

Nè stupirei che all’impeto
      Dei gelidi aquiloni,
      Un dì per noi mutassero
      44Il clima e le stagioni;

Per noi, che nati ai limpidi
      Raggi d’un ciel clemente,
      In grembo a questa Italica
      48Terra di fior ridente,

Invidïam, per stolida
      Moda o per goffa insania,
      I ghiacci alla Siberia,
      52Le nebbie alla Germania.

E già di nebbia nordica
      L’Italia è tutta piena,
      Nè i carmi un raggio vibrano
      56Di poesia serena;

Nè più dall’aspre musiche,
      Gonfie di spurie note,
      Esce il sussulto e il fremito
      60Che l’anima ti scuote.

Divina Arte, che in Grecia
      Ignuda eri sì bella,
      Smetti tu almen fra gli itali
      64La nordica gonnella;

Cinta d’un vel diafano,
      Sciolta la chioma ai venti,
      Delle tue forme vergini
      68Esci a bear le genti. —

Ti acclamerem qual nunzia
      D’una invocata aurora,
      E direm che l’Italia
      72Del sol la terra è ancora.