Libro di sentenze/Giesù Sirach

Giesù Sirach

../Stazio poeta di Tolosa ../Lucano IncludiIntestazione 26 luglio 2023 75% Da definire

Stazio poeta di Tolosa Lucano
[p. 39 modifica]

giesù sirach.

Orgoglio è cadevole dinanzi a Dio, e dinanzi agli uomini tutte nequità con esso. [p. 40 modifica] Orgoglio e torto distruggono la sostanza del bene, e grandissime ricchezze vengono a niente per la superbia.

Al tuo nemico e al tuo amico non scoprire quello che tu sai maggiormente s’egli è male, perciò che ne faranno beffe in sembranza di difrendere il tuo.

Tanto quanto tu ritieni il tuo secreto, egli e nella tua carcere; ma quando tu l'hai scoperto, egli tiene te nella sua pregione.

Colui parla a uomo che dorme, che dice al folle sapienza.

Non ti consigliar co’ folli, ch'eglino non lodano se non quello che lor piace.

Spaventevole è nella città l’uomo discordante e folle di parole.

Chi odia truffaria, spegne malizia.

Sia argomentoso nelle tue opere, ma guarda che sia sanza peccato.

Le parole vanno sanza tornare, come la saetta che è fuor dell’arco.

Della cosa che non ti grava non ti combattere, e non ne tenzionare.1

Se tu hai intendimento, rispondi immantanente; altrimenti sia la tua mano in sulla tua bocca, acciò che tu non sie preso per parole semplici e sia confuso.

Dinanzi alla tua opera sia vera parola, permanevole consiglio.

In tutti i beni ha doppi mali, per ciò considera lo cominciamento e lo fine.

Viuole e citare2 fanno molto dolce suono, ma sopra tutte è la dolce lingua dell’uomo.

Non può sapere coloro, che senton se medesimi essere stolti. [p. 41 modifica] Le dolci parole moltiplicano gli amici, e aumiliano gli nemici.

Chi parla maliziosamente, è odiato dagli uomini et è fallente in tutte le cose, e Dio non gli darà la sua grazia.

Non ti ricordare delle cose che appartengono a noia.

Gli reami sono passati3 di gente a gente per gli mali et per gli torti che sono fatti.

Non spandere lo tuo sermone colà, dove egli non è udita, e non mostrare il tuo senno a forza.

Comanda Iddio che tu apparecchi giustizia innanzi che tu giudichi.

Di' tale verità, che sia credevole; che verità non creduta è in luogo di menzogna.

Del tuo dono sia lieta la tua cera, e 'l tuo visaggio.

Se tu sei ricco, non sarai4 sanza peccato.

L’ordine di buoni coraggi si è di non dilettarsi nelle cose vane.

Lo savio si tace infino al tempo di parlare, e lo folle non guarda stagione.

Ricchezza è buona a chi non ha mala intenzione.

Insegna volentieri e malvolentieri dimanda l’altrui.

Temi più gli vizii che la morte.

Chi fa ingiuria altrui, molta gente minaccia.

Crudeltà è uno torto che dislealmente fa male a chi non l'ha diservito.

La morte de’ tiranni non par che sia sanza micidio.

La natura dell’uomo è più convenevole che la sua volontà.

Sicuro ardimento cresce del male perdonato là dove cade vendetta.

Migliore è l'uomo che nasconde la sua stoltizia, che quegli che nasconde la sua sapienzia. [p. 42 modifica]

Gli rimproveri e le ingiurie annullano le ricchezze.

Lo savio non niente quando lo suo proponimento muta in meglio.

Chi scuopre le secrete cose dell'amico, perde la fede, e non troverà amico.

Più è onesto di negar la cosa, che dar lunghi termini.

Chi tutti dispregia, a tutti dispiace.

Note

  1. Il T. P. tencionare
  2. Il T. P. cetere
  3. Il T.P. trapassati.
  4. Il T.P., Se tu se’ ricco, non sarai