Libro della divina dottrina (Caterina da Siena - Caramella)/Capitolo III
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CAPITOLO III
Come l’operazioni finite non sono sufficienti a punire né a remunerare senza l’affetto della caritá continuo.
Allora la Veritá eterna, rapendo e tirando a ( sé piu forte il desiderio suo, facendo come faceva nel Testamento vecchio che quando facevano il sacrifizio a Dio veniva uno fuoco e tirava a sé il sacrifizio che era accetto a lui, cosi faceva la dolce Veritá a quella anima: che mandava il fuoco della clemenzia dello Spirito santo e rapiva il sacrifizio del desiderio che ella faceva di sé a lui, dicendo : — Non sai tu, figliuola mia, che tutte le pene che sostiene o può sostenere 1’ anima in questa vita non sonno sufficienti a punire una minima colpa? però che l’offesa che è fatta a me, che so’ bene infinito, richiede satisfazione infinita. E però Io voglio che tu sappi che non tutte le pene che sonno date in questa vita sonno date per punizione, ma per correzione, per gastigare il figliuolo quando egli offende. Ma è vero