Giuseppe Gioachino Belli

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Er rispetto a li suprïori L'essempio
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834

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LI SPARAGGNI1

     L’omo de colomìa2 le provisione
Se le fà cco ggiudizzio a ttemp’e lloco,
E sta ssempre a la lerta3 all’occasione
Che le ccose che vvò, ccostino poco.

     Tu gguarda, pe’ pportatte4 un paragone,
Padron Intrujjo Sbrodolini er coco:
Come viè istate, lui crompa5 er carbone
Pe’ l’invernata ch’è ppiù ccaro er foco.

     E cquanno annò ffallita la drughiera,6
E li su’ creditori, ar tribbunale,
Je fésceno7 incantà ttutta la scera,

     Tu tt’aricorderai c’un cardinale
Se la prese pe’ ssé quanta sce n’era
Pe’ ffàsse8 a bbommercato er funerale.9

29 aprile 1834

Note

  1. Risparmi.
  2. Economia.
  3. All’erta.
  4. Portarti.
  5. Compera.
  6. Droghiera.
  7. Gli (le) fecero.
  8. Farsi.
  9. Il cardinale de Maury, arcivescovo di Parigi sotto l’Impero, avarissimo uomo, pensò a questa economia per dopo la sua morte.