Li peggni
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LI PEGGNI.
Oh bbona![1] A Rroma s’era sempre usato
Che li Papi, ar riscéve[2] li trerreggni,
Fascéveno aridà[3] ttutti li peggni,
Che li Romani aveveno impeggnato.
Prima io dunque che ffussi spubbricato[4]
Er Papa novo da sti rrossci[5] indeggni,
M’aggnéde[6] a pportà ar Monte[7] li mi’ ordeggni,
E cce fesce[8] du’ pranzi ar Tavolato.[9]
C’avevo da sapé, ffijji mii bbelli,
Ch’er Papa dovessi èsse[10] un Cappellaro[11]
Che sformassi[12] sta razza de cappelli?[13]
C...! annàjje[14] a vvienì lo schiribbizzo[15]
De nun ridà li peggni de ggennaro![16]
Cuesta sì cche mm’arriva ar cuderizzo![17]
Roma, 23 febbraio 1833.
Note
- ↑ Interiezione usata quando altri non vuole persuadersi delle parole o dell’operato di alcuno. L’a finale deve udirsi alquanto prolungata.
- ↑ Al ricevere.
- ↑ Facevano [ridare]: restituire.
- ↑ Che fosse pubblicato.
- ↑ Rossi: le Loro Eminenze.
- ↑ M’andai.
- ↑ Il Monte di Pietà.
- ↑ Ci feci.
- ↑ Il Tavolato è nome di un’osteria a circa tre miglia da Roma in sulla via di Napoli.
- ↑ Dovesse essere.
- ↑ Il cognome di Gregorio XVI è Cappellari, come tutti i fedeli e gl’infedeli sanno.
- ↑ Sformasse.
- ↑ Sformar cappelli, o anche semplicemente sformare, significa in buona Crusca: “entrare in broncio,„ o per parlare con più farina: “prendersi collera.„
- ↑ Andargli.
- ↑ Capriccio.
- ↑ Il Pontefice fu creato il 2 di febbraio [1831].
- ↑ Coccige. “Oh questa sì che mi giunge al vivo!„