Giuseppe Gioachino Belli

1832 Indice:Sonetti romaneschi VI.djvu sonetti letteratura Li Santi grossi Intestazione 12 luglio 2024 75% Da definire

Li Manfroditi Er roffiano onorato
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti dal 1828 al 1847

[p. 118 modifica]

LI SANTI GROSSI.

     Quer zacconaccio1 indóve ciariscoto2
Er giulio3 pe’ mmi’ soscero la festa,
Nun za4 de santi che cce n’è una scesta
Che pponno dà in ner .... a Ssanto Tòto.

     San Rocco è pprotettore de la pesta:
Sant’Emidio protegge er terramoto:
Santa Bbibbiana sta ssopra la testa:
Santa Luscia sull’occhi. Eppoi te noto

     Pe’ la gola San Biascio, pe’ li denti
Sant’Appollonia, e Ssant’Andrea Vellino
Pe’ cchi mmore, Dio guardi, d’accidenti.

     Pe’ li morti-de-fame San Carlino,5
Sant’Anna pe’ le donne partorienti,
E ppe’ li maritati San Martino.6

10 gennaio 1832.

Note

  1. Confratello de’ Sacconi nella chiesa di S. Teodoro, chiamata volgarmente Santo Tòto.
  2. Ci riscuoto.
  3. [Un paolo, poco più di mezza lira.]
  4. Non sa.
  5. Un carlino è in Roma moneta da sette baiocchi e mezzo.
  6. Nel giorno di S. Martino dicesi per ischerzo farsi la processione de’ cor.....