Lettere al padre/1631/71
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A Bellosguardo
San Matteo, 10 giugno 1631
Amatissimo Signor Padre.
Fu qui domenica mattina Vincenzio, il quale mi disse esser venuto per vedere il luogo dei Perini, se ben mi ricordo, il quale è in vendita, e, per quanto intendo, il comperatore ci averà ogni vantaggio, sì come dal medesimo Vincenzio potrà V. S. esser informata. Io, perché sento ch’è qui vicino a noi, e perché desidero la sodisfazione di V. S. (che so quanto desidera d’esserne appresso) insieme con quella di Vincenzio e nostra ancora, vengo a pregarla che non si lasci scappar quest’occasione dalle mani, che Dio sa quando gli se ne porgerà una simile, già che si vede che quelli che posseggono luoghi in questi contorni non se ne vogliono privare altro che per estrema necessità, sì come adesso interviene a questi e al Mannelli; il quale m’è parso d’intendere che sia già allogato. Se V. S. si risolve di venir a veder quest’altro, potrà con quest’occasione esser qui da noi. Intanto gli dico ch’io sto bene, ma non già Suor Arcangiola la quale finalmente è ridotta a starsene del continuo in letto: il suo male non è di gran considerazione, ma credo bene che, s’ella non si fossi procurata avrebbe avuto qualche grandissima malattia. Ebbi le galline per lei e ne ringrazio V. S. infinitamente. Prego Nostro Signore che la conservi, e me le raccomando con tutto l’affetto, insieme con le solite.
figliuola Affezionatissima
S. M. Celeste.