Lettere al padre/1630/54
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A Bellosguardo
8 novembre 1630
Amatissimo Signor Padre.
Desidero di sapere se V. S. sta bene, e perciò mando costì, con occasione anco di mandarli un poco d’acqua della madre Suor Orsola di Pistoja. Io l’ho ottenuta per grazia, già che, per aver proibizione le monache di darne, chi ne ha la tiene come reliquia. Prego V. S. che la pigli con gran fede e devozione come preservativo efficacissimo mandatoci da Nostro Signore, il quale si serve di soggetti debolissimi per dimostrar maggiormente la sua grandezza e potenza. Siccome apparisce di presente in questa benedetta Madre, che di una povera servigiale ch’era, e senza saper pur anco leggere, si è ridotta a governare il suo monasterio tanti anni, e ridurlo così ordinato quanto è adesso.
Io tengo 4 o 5 lettere di suo e altri scritti di molto profitto, e ho altre relazioni di lei da persone degne di fede che danno manifesto indizio della sua gran perfezione e bontà. Prego V. S. pertanto ad aver fede in questo rimedio, perché se tanta ne dimostra nelle orazioni mie che sono così miserabili, molto maggiormente può averla ad un’anima tanto santa, assicurandola che per i suoi meriti scamperà ogni pericolo. Con che a lei affettuosamente mi raccomando e sto con ansietà di saper nuove di lei.
sua figliuola Affezionatissima
S. M. Celeste.