Lettere (Sarpi)/Vol. II/244
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CCXLIV. — A don Baldassarre di Zuniga.1
Da lettera di don Inigo di Cardenas ho inteso che il marchese di Brandeburgo, in nome degli Olandesi e dei maggiormente interessati, manda ambasciatori in Francia a richiedere la regina che non veglia impedir l’opera del forte di Mulheim;2 e dia loro assistenza contro a chi dell’imperatore avesse commissione di fare altrimenti. Al che fu risposto, che la regina sentiva gran dispiacere che si facesse una tal novità; e che in nessuna maniera darebbe l’assistenza che le veniva richiesta: ma piuttosto passerebbe più oltre, mirando unicamente a ciò che convenisse di fare per la riputazione di suo figlio.
Del che ho voluto avvertirla affinchè lo abbia per inteso, e molto anche raccomandarle, come fo, di voler praticare ogni ufficio che stimerà conveniente, affinchè dalla parte dell’imperatore si tronchi l’impresa, essendo questo il fine che la Francia si propone; corrispondendo sopra di ciò con don Inigo di Cardenas,3 al quale si ordina di fare altrettanto con Lei; giacchè in tal modo meglio potrà conseguirsi l’effetto desiderato; e in fine, di avvisare minutamente di tutto che sia per seguitare.4
- ↑ Pubblicata, in lingua spagnuola, senza nota di giorno od anno, ma tra quelle del 1613, nella raccolta di Ginevra ec., pag. 558. La ristampiamo per debito o per iscrupolo di editore, benchè dal canto nostro non sappiamo veder ragioni per cui questa Lettera potesse venire attribuita a Fra Paolo, ed anzi molte ci sembrino militare in contrario: come l’essere diretta a un diplomatico della nazione spagnuola; e il tuono officiale e da persona superiore, non che la insolita lingua, con che vedesi scritta. Fu questo forse un qualche allegato, che materialmente unito ad altre Lettere del nostro, venne come per caso a prender posto tra le sue proprie.
- ↑ Vedasi la Lettera CCXXV, pag. 361.
- ↑ Il Cardenas era in quei giorni ambasciatore di Spagna alla Corte di Toscana.
- ↑ Sono qui nella prima stampa segni indicanti o volontaria mutilazione o lacuna.