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410 | lettere di fra paolo sarpi. |
quando avrà occasione, di far intendere a monsieur L’Eschassier ed a monsieur Gillot, che io vivo con obbligatissima memoria delle loro grazie, e che tengo le loro lettere per rispondere quando troverò materia di comunicazione. E qui facendo fine, a V.S. bacio la mano, pregando Dio nostro Signore che accumuli sopra di Lei tutte le sue grazie.
- Di Venezia, il dì 6 novembre 1613.
CCXLIV. — A don Baldassarre di Zuniga.1
Da lettera di don Inigo di Cardenas ho inteso che il marchese di Brandeburgo, in nome degli Olandesi e dei maggiormente interessati, manda ambasciatori in Francia a richiedere la regina che non veglia impedir l’opera del forte di Mulheim;2 e dia loro assistenza contro a chi dell’imperatore avesse commissione di fare altrimenti. Al che fu risposto, che la regina sentiva gran dispiacere che si facesse una tal novità; e che in nessuna maniera darebbe l’assistenza che le veniva richiesta: ma piuttosto
- ↑ Pubblicata, in lingua spagnuola, senza nota di giorno od anno, ma tra quelle del 1613, nella raccolta di Ginevra ec., pag. 558. La ristampiamo per debito o per iscrupolo di editore, benchè dal canto nostro non sappiamo veder ragioni per cui questa Lettera potesse venire attribuita a Fra Paolo, ed anzi molte ci sembrino militare in contrario: come l’essere diretta a un diplomatico della nazione spagnuola; e il tuono officiale e da persona superiore, non che la insolita lingua, con che vedesi scritta. Fu questo forse un qualche allegato, che materialmente unito ad altre Lettere del nostro, venne come per caso a prender posto tra le sue proprie.
- ↑ Vedasi la Lettera CCXXV, pag. 361.