Lettere (Galileo)/XV
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(Bellosguardo, 16 agosto 1631)
Ho, dopo molte difficoltà, ottenuto di stampare i miei Dialoghi, ancorché la materia che tratto, e la maniera con che la porto, meritasse ch’io fussi pregato di pubblicargli da que’ medesimi che hanno fatte le difficoltà, come, in leggendogli a suo tempo, V. S. stessa comprenderà. È vero che non ho potuto nel titolo del libro ottenere di nominare il flusso e reflusso del mare, ancorché questo sia l’argomento principale che tratto nell’opera; ma ben mi vien conceduto ch’io proponga li due sistemi massimi Tolemaico e Copernicano, con dire che amendue gli esamino, producendo per l’una e per l’altra parte quel tutto che si può dire, lasciandone poi il giudizio in pendente. Ne è sin ora stampata la terza parte, e spero che in tre mesi si finirà il rimanente. Credo che, se si fusse intitolato il libro De flusso e reflusso, sarebbe stato con più utile dello stampatore. Ma doppo qualche tempo si spargerà la voce, per relazione di quei primi che l’averanno letto; e intanto V. S. ne sarà stata da me avvisata.