Lettere (Campanella)/V. Al padre Alberto Tragagliola da Firenzuola
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V
Al padre Alberto Tragagliola da Firenzuola
È la lettera con cui manda il Dialogo contro i luterani al commissario dell’Inquisizione, al quale deve non poca gratitudine; e lo prega di presentarlo a chi naturalmente è dedicato, il cardinale protettore dell’ordine domenicano, fra Michele Bonelli.
Conveniva che questo mio primo Discorso fosse dedicato all’illustrissimo e reverendissimo cardinale Alessandrino per le ragioni nella sua allegate, ma non andar a lui senza passar per mano di Vostra Paternitá reverendissima, sí perché ella fece ufficio di pietosa madre con me presentandomi e raccomandandomi ad esso illustrissimo padre commune della nostra religione, sí ancora per mostrar io qualche saggio del grand’obligo ch’ho a Vostra Paternitá reverendissima, al cui senno per mio meglio promessi conformarmi. Onde ad ogni cosa mia la sua correzione deve precedere acciò possa comparire: sendo sicuro che dove il suo valore ha posto mano, acquistarò onore appresso i superiori e schivarò la malvagitá di calunniatori. La supplico dunque ch’ella a suo modo porti questo trattato all’illustrissimo protettore, e me li faccia raccomandato in quel bisogno ch’ella sa. Perch’io non voglio altri mezzi, fando professione in tutto e per tutto da lei dipendere meritamente.
Resto prontissimo al suo comando e disposto a far qualche cosa a nome suo, pregandoli dal signor Iddio ogni grado maggiore al quale il suo sapere e misericordiosa giustizia e religioso zelo l’accompagnano.
[Roma,] da S. Sabina, a dí 21 di decembre 1595.
Di V. P. reverendissima |