Lettera al Duca di Ferrara (II)

Sant'Ignazio di Loyola

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Sant’Ignazio di Loyola al Duca di Ferrara.



Da Roma, 1550, 31 maggio. — Dall’originale. Archivio Estense.



Jhus

Excmo Sor,

La somma gratia et amor eterno di Christo N. S. saluti et uisiti V. E. con suoi santissimi doni et gratie spirituali. Per l'illmo signor Duca di Gandia habiamo inteso la memoria che V. E. ritiene di questa minima Compagnia tutta di V. E., et accettassimo la oblatione tanto humana et liberale che detto signor Duca ci fece per parte di V. E. et con sua commissione di dare in tanto che si facessi la fondatione per un collegio, certa prouisione per li alimenti di alchuni nostri scholari. Accettila anchora Christo N. S. a cui somma et diuina bontà piaccia molto seruirsi di tal opera a comune utilità et corona eterna di V. E. alla quale certamente quanto habbiamo maggiore et più anticho debito, tanto desideramo alla giornata essere più obligati nel Signor Nostro, et più adoperarci nelle cose del suo seruitio a gloria diuina. [p. 6 modifica]Diaci a tutti gratia Jesu Christo Dio et Signor Nostro di sentire in tutte le cose sua santissima uolontà, et quella perfettamente adempire.

Di Roma xi. di novembre 1550.

D.                                        V.                                        E.


Humill. seruo nel Signor Nostro
Ignacio L.
Allo Eccmo signore il signor
Ducha di Ferrara.