Leonardo prosatore/Favole/La pietra e l'acciarino
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La pietra e l’acciarino. — La pietra, essendo battuta dall’acciarolo del foco, forte si maravigliò, e con rigida voce disse a quello: che presunzion ti move a darmi fatica? Non mi dare affanno, che tu m’hai colto in iscambio, io che non dispiacei mai a nessuno. Al quale l’acciarolo rispose: se starai paziente, vederai che maraviglioso frutto uscirà di te. Alle quale parole la pietra, datosi pace, con pazienza stette forte al martire, e vide di sè nascere il maraviglioso foco, il quale, colla sua virtù, oprava in infinite cose.
Detta per quelli i quali spaventano ne’ prencipi delli studi, e poi che a loro medesimi si dispongano potere comandare, e dare con pazienzia opera continua a essi studi, di quelli si vede resultare cose di maravigliosa dimostrazione.