Leggenda eterna/Risveglio/Pel monumento a G. Zanella
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PEL MONUMENTO A G. ZANELLA
Inni si levano,
piovono fiori,
bandiere passano
con l’ala al vento.
L’effigie tua dal bianco monumento
severa guarda.
Di quanto perfido
veleno, un giorno
t’abbeverarono
codardi cuori!...
Oggi mani plaudenti, incensi, allori,
oggi l’osanna!
Voi più non turbano,
o morti, l’ire
terrene, e il plauso
più non v’accende;
ma certo ancora una pietà vi prende
guardando a noi;
a noi che in tenebre
smarriti, gli occhi
tendiamo e l’avida
tremante mano
a voi, da voi sempre aspettando invano
un cenno, un raggio.
Ecco, io non cantici
levo alla festa
non fiori e lauri
reco o bandiera:
strette le mani in atto di preghiera
guardo nell’alto
e dico: o liberi
fratelli, o morti
fratelli, i miseri
viventi han sete
d’una parola; voi, non la direte
quella parola?