Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori (1568)/Introduzione 2

Architettura, cap. II.

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[p. 20 modifica]ma gran quantità piu che in alcuno altro luogo sia stato fatto giamai, n’ha fatto mettere Sua Eccellenza nella strada de’ Magistrati, che fa condurre col disegno, e ordine di Giorgio Vasari Aretino. Vuole questa sorte di pietra il medesimo tempo a esser lavorata, che il marmo, e è tanto dura che ella regge all’acqua, e si difende assai dall’altre ingiurie del tempo. Fuor di questa n’è un’altra specie, ch’è detta pietra serena per tutto il monte, ch’è piu ruvida e piu dura, e non è tanto colorita; che tiene di specie di nodi della pietra; la quale regge all’acqua, al ghiaccio, e se ne fa figure, e altri ornamenti intagliati. E di questa n’è la Dovitia<,> figura di man di Donatello in su la colonna di Mercato vecchio in Fiorenza, cosi molte altre statue fatte da persone eccellenti non solo in quella città, ma per il dominio. Cavasi per diversi luoghi la pietra forte, la qual regge all’acqua, al Sole, al ghiaccio, e a ogni tormento; e vuol tempo a lavorarla, ma si conduce molto bene; e non v’è molte gran saldezze. Della qual se n’è fatto, e per i Gotthi, e per i moderni i piu belli edifici, che siano per la Toscana, come si puo vedere in Fiorenza nel ripieno de’ due archi, che fanno le porte principali dell’oratorio d’Orsanmichele, i quali sono veramente cose mirabili e con molta diligenza lavorate. Di questa medesima pietra sono similmente per la Città, come s’è detto, molte statue, e arme, come intorno alla fortezza, e in altri luoghi si può vedere. Questa ha il colore alquanto gialliccio, con alcune vene di bianco sottilissime, che le danno grandissima gratia; e cosi se n’è usato fare qualche statua ancora, dove abbiano a essere fontane, perche reggano all’acqua. E di questa sorte pietra è murato il Palagio de’ Signori, la Loggia, Orsanmichele, e il di dentro di tutto il corpo di Santa Maria del Fiore, e cosi tutti i ponti di quella città, il palazzo de’ Pitti, e quello de gli Strozzi. Questa vuole esser lavorata con le martelline, perch’è piu soda; e cosi l’altre pietre sudette vogliono esser lavorate nel medesimo modo, che s’è detto del marmo, e dell’altre sorti di pietre. Imperò nonostante le buone pietre, e le tempere de’ ferri, è di necessità l’arte, intelligenza, e giudicio di coloro, che le lavorano, perch’è grandissima differenza ne gli artefici, tenendo una misura medesima da mano a mano, in dar gratia, e bellezza all’opere, che si lavorano. E questo fa discernere, e conoscere la perfettione del fare da quegli che sanno, a quei che manco sanno. Per consistere adunque tutto il buono e la bellezza delle cose estremamente lodate ne gli estremi della perfettione che si dà alle cose, che tali son tenute da coloro che intendono, bisogna con ogni industria ingegnarsi sempre di farle perfette e belle, anzi bellissime e perfettissime.