Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto XI
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Sonetto XI
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SONETTO XI.
S
E la mia vita dall’aspro tormento Si può tanto schermire, e dagli affanni,
Ch’i’ veggia per vertù degli ultim’anni,
4Donna, de’ be’ vostr’occhi il lume spento:
E i cape’ d’oro fin farsi d’argento,
E lassar le ghirlande, e i verdi panni,
E ’l viso scolorir che ne’ miei danni
8A lamentar mi fa pauroso, e lento:
Pur mi darà tanta baldanza Amore,
Ch’i’ vi discovrirò, de’ mei martìri
11Qua’ sono stati gli anni, e i giorni e l’ore.
E se ’l tempo è contrario ai be’ desiri;
Non fia ch’almen non giunga al mio dolore
14Alcun soccorso di tardi sospiri.