Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto XCVII
Questo testo è incompleto. |
Sonetto XCVII
◄ | Canzone XXV | Sonetto XCVIII | ► |
SONETTO XCVII.
D
Icesette anni ha già rivolto il cielo Poi che’n prima arsi, e giàmmai non mi spensi:
Ma quando avven ch’al mio stato ripensi,
4Sento nel mezzo de le fiamme un gelo.
Vero è ’l proverbio, ch’Altri cangia il pelo
Anzi che ’l vezzo: e per lentar i sensi,
Gli umani affetti non son meno intensi:
8Ciò ne fa l’ombra ria del grave velo.
Oimè lasso! e quando fia quel giorno
Che, mirando il fuggir degli anni miei,
11Esca del foco, e di sì lunghe pene?
Vedrò mai 'l dì che pur quant’io vorrei.
Quel’aria dolce del bel viso adorno
14Piaccia a quest’occhi, e quanto si convene?