Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto IX
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Sonetto IX
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SONETTO IX.
Q
Uando ’l pianeta che distingue l’ore, Ad albergar col Tauro si ritorna;
Cade virtù da l’infiammate corna,
4Che veste il mondo di novel colore:
E non pur quel che s’apre a noi di fore,
Le rive e i colli di fioretti adorna;
Ma dentro, dove già mai non s’aggiorna,
8Gravido fa di sè il terrestro umore,
Onde tal frutto, e simile si colga:
Così costei, ch’è tra le donne un Sole,
11In me movendo de’ begli occhi i rai
Cria d’amor penseri, atti, e parole;
Ma come ch’ella gli governi, o volga,
14Primavera per me pur non è mai.