Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CXCVI

Sonetto CXCV Sonetto CXCVII

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SONETTO CXCVI.


V
Incitore Alessandro l’ira vinse,

     Et fel minor' in parte, che Filippo:
     Che li val se Pirgotile, e Lisippo
     4L’intagliar sol,o e Apelle il depinse?
L’ira Tidèo a tal rabbia sospinse,
     Che morend'ei, si rose Menalippo:
     L’ira cieco del tutto, non pur lippo,
     8Fatto avea Silla, all’ultimo l’estinse.
Sal Valentinian, ch’a simil pena
     Ira conduce; e sal quei che ne more,
     11Ajace in molti, e po' in se stesso forte.
Ira è breve furor'; e chi nol frena,
     È furor lungo, che ’l suo possessore
     14Spesso a vergogna, e talor mena a morte.