Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CLXVI
Questo testo è incompleto. |
Sonetto CLXVI
◄ | Sonetto CLXV | Sonetto CLXVII | ► |
SONETTO CLXVI.
O
Bella man, che mi distringi ’l core, E ’n poco spazio la mia vita chiudi;
Man', ov’ogni arte, e tutti i lor studi
4Poser Natura, e ’l Ciel per farsi onore;
Di cinque perle oriental colore,
E sol ne le mie piaghe acerbi, e crudi,
Diti schietti soavi; a tempo ignudi
8Consente or voi, per arricchirmi Amore.
Candido, leggiadretto, e caro guanto,
Che copria netto avorio, e fresche rose;
11Chi vide al mondo mai sì dolci spoglie?
Così avess’io del bel velo altrettanto.
O incostanza dell’umane cose!
14Pur questo è furto; e vien chi me ne spoglie.